01/05/2024| 1793 articoli presenti
 

Angoscia in casa Mafrolla
Dov'è finito il nostro Michele?
Sparito nel nulla da domenica

Angoscia in casa Mafrolla
Dov'è finito il nostro Michele?
Sparito nel nulla da domenica

VIESTE - Sono ore d'angoscia quelle che stanno vivendo i famigliari di Michele Mafrolla, 27 anni, scomparso da casa domenica sera dopo aver salutato mamma e papà.
 
I genitori non riescono a darsi pace e chiedono a tutti i conoscenti un aiuto per ritrovare il figlio.
 
Quello che più li tortura è l'assoluta mancanza di notizie su quello che può essere capitato al figlio.
 
Sinora non sono arrivate richieste di riscatto, nè è pensabile che possano arrivarne, visto che i genitori non sono affatto benestanti.
 
Anche l'ipotesi dell'incidente è esclusa, visto che non sono state trovate tracce nelle strade limitrofe.
 
Così di ora in ora cresce l'ipotesi di un'aggressione e magari di una vendetta.
 
A favore di quest'ultimo scenario investigativo ci sono voci incontrollate di un litigio in pubblico, a cui avrebbero assistito alcune persone, e che avrebbe coinvolto il Mafrolla assieme ad alcuni conoscenti.
 
E' una delle tante ipotesi che stanno seguendo gli inquirenti e che mai come in questo momento sono impegnati tra il lavoro quotidiano in un paese che arriva a superare i centomila abitanti e le esigenze di un caso speciale.
 
Michele Mafrolla allungherà l'elenco degli scomparsi di cui non si hanno più notizie?
 
I primi a respingere con orrore e sdegno questa prospettiva sono gli amici del giovane e anche i parenti, ovviamente.
 
La peggiore delle ipotesi che si prendone in considerazione è quella di una sorta di sequestro punitivo, per costringerlo a qualcosa di cui però al momento si può solo trarre delle ipotesi.
 
Le speranze di ritrovarlo sano e salvo sono ancora nutrite anche se l'esperienza passata insegna a non correre a conclusioni affrettate.
 
Gli indizi per un sequestro di persona ancora non ci sono e del resto, dopo l'esperienza dei fratelli Piscopo, gli stessi criminali (se veramente c'è la loro mano dietro alla sparizione del giovane viestano) si guarderebbero bene dal creare il precedente.
 
Il lavoro del  reparto Cacciatori dei Carabinieri, che per più di un mese hanno setacciato i boschi e i pascoli tutto intorno a Vieste, ha lasciato il segno.
 
Da parte nostra, nell'augurarci un esito positivo della vicenda, invitiamo chiunque abbia notizie a offrire il suo contributo a carabinieri o polizia.