VIESTE - La strada costiera da Vieste a Mattinata è interrotta da
ieri per le conseguernze del terribile incendio che ha distrutto le
magnifiche pinete d'Aleppo che circondano la baia di Vignanotica. E ieri mattina in più punti sono ripartite le fiamme nel sottobosco, con le braci che ancora continuavano ad ardore nei rami e nelle radici delle piante resinose.
Ci vorranno vent'anni prima che il bosco torni a vivere. Per altri dieci, se non verrà incendiato di nuovo, bisognerà accontentarsi di cespugli.
Quella che da anni viene indicata come una delle 20 spiagge più belle
del mondo da tutte le guide turistiche, è stata sfregiata da
un'operazione condotta con assoluta sicurezza dai terroristi del fuoco.
Che si tratti di qualcosa di premeditato non si può discutere.
Come accade da sempre viene scelto il giorno con le condizioni di vento
più forte e quando soffia anche di notte, in modo da rendere pressocchè
impossibili lo spegnimento da terra.
I viestani hanno capito
subito di che si trattava quando hanno visto gli elicotteri che
facevano la spola tra la spiaggia di San Lorenzo e il sud della costa. A
togliere ogni dubbio poi ci hanno pensato gli agenti della Municipale di Vieste che hanno effettuato posti di blocco per avvisare gli automobilisti evitando viaggi inutili per trovarsi bloccati dopo altri 30 km di viaggio.
Ieri mattina davanti alle transenne sono apparsi i cartelli con le spiegazioni, in maniera da semplificare il filtro per chi passava diretto alle località più vicine oltre il ponte. La deviazione del traffico verso Mattinata è stata effettuata sulla spiaggia del Castello all'imbocco dell'ex tratturo della Reginella che porta verso il cimitero e la vecchia strada statale.
Quanto a Vignanotica viene da piangere vedendo chilometri di bosco ridotti in cenere, a perdita d'occhio. Una catastrofe.
7 giugno 2022