Come se non fosse bastato lo scioglimento del consiglio comunale per mafia, adesso a salire sul palco dell'attenzione pubblica è un rapper che canta “Eazy Padrino Mafia Prod Razon Prala”, con tanto di sceneggiatura a base di colpi di pistola, con i bossoli che escono dall'arma impugnata dal giovanotto in questione. Verismo scenico? Macchè! Dagli scogli di fronte al mare, in uno scenario da cartolina, si muove il cantante, vestito in maniera impeccabile. Gli inquirenti hanno pochi dubbi che si tratti di un inno alla mafia e quindi hanno messo sotto la lente d'ingrandimento ogni singolo fotogramma.
Questo per due buone ragioni.
La prima, quella taciuta, è che il modello del videoclip e le modalità con cui è stato diffuso sono identiche a centinaia di video simili che affollano i telefonini dei camorristi e dei loro ammiratori silenziosi. Il fatto che si spari in pieno giorno, con piacevole sottofondo musicale, inneggiando alla malavita o a qualcosa che gli somiglia molto, indica un atteggiamento tipo “Me ne fotto della Polizia, dei Carabinieri e dello Stato” . Insomma, un'ostentazione di forza che possiamo anche chiamare una sorta di “gesto dell'ombrello” nei confronti della comunità di Mattinata, del Gargano e del popolo degli onesti che viene diffuso al mondo intero via internet. (Per la cronaca nei primi tre giorni in cui era in rete, pare che abbia diffuso 20 mila visualizzazioni).
Insomma, una sfida camorrista che punta a banalizzare e a rendere comune l'uso delle armi, con quell'educazione alla violenza in cui i camorristi hanno decenni di collaudata esperienza. Tradotto in italiano: nella guerra di mafia che sta schiacciando il Gargano la camorra vuole arruolare altre braccia criminali che finora restano ferme? E' un'ipotesi-
La seconda invece riguarda le
parentele criminali. Nel video compare anche Gianfranco Prencipe, di
Mattinata, che ha precedenti penali per droga ed è il genero dell'ex
consigliere comunale Lino Armiento, citato nella relazione
dell'Antimafia relativa allo scioglimento del consiglio comunale per
"pressanti condizionamenti dei clan". Lo scioglimento,
avvenuto tre mesi fa (per l'esattezza il 16 marzo), fu deciso dal
Consiglio dei Ministri su impulso del ministro Minniti (Pd). Ancora
una volta l'ultimo titolare della politica della sicurezza, prima di
Salvini, si è mostrato molto attivo nell'inseguire la mafia
garganica dopo la strage della scorsa estate in cui rimasero vittime
due agricoltori innocenti di S. Marco in Lamis.
“Gianfranco
Prencipe – sostiene in buona sostanza chi porta avanti le indagini
- sarebbe il rapper che si esibisce con la pistola prima di cedere la
pistola all'altro cantante. Quello che spara, invece, è un foggiano
che vive in Germania”.
Quest'ultimo sarebbe incensurato. Particolare curioso: la lingua della canzone è il gergo parlato dagli algerini emigrati in Francia, in cui sono mescolate alcune parole italiane: “Padrino”, “Stai zitto”, “Assassino”. E naturalmente non manca la parola mafia, mescolata a riferimenti con il bandito Salvatore Giuliano. Per chi non se lo ricorda Giuliano era il capomafia siciliano che a cavallo degli anni 1943-1950 si rese protagonista di una lunga catena di omicidi e sparatorie contro le forze dell'ordine e che culminarono contro una strage di braccianti a Portella delle Ginestre, in cui rimasero uccise 11 persone e 27 rimasero ferite.
11 giugno 2018