VIESTE. Una foto delicata, gentile ma anche terribile al tempo stesso. Sembra presa da un documentario e forse piacerebbe alla Disney questa volpe che sulla spiaggia di Vignanotica si avavicina a un giovanotto annusando le dita.
Forse l'appassionato fotografo che ha fatto lo scatto pensava di cristallizzare per sempre una curiosità, a uso e consumo dei social.
Per agricoltori e naturalisti invece è una foto cupa che dimostra un rapporto ormai malato tra mondo naturale e quello umano, tra la specie umana che ha conquistato il mondo e gli animali a quattro zampe che si avvicinano con familiarità a case e persone dove sanno di poter trovare cibo: in un modo o nell'altro.
Oggi fa notizia l'aggressione dell'orso in Trentino, il padre con il figlio che anche se feriti sono riusciti a scampare alle unghie dell'animale.
Ma la volpe di Vignanotica? Semplice. Due settimane fa dei gitanti in spiaggia hanno visto arrivare l'animale simbolo delle favole, che rappresenta il furto e la furbizia, dalle storie di Esopo (vi ricordate quella della volpe e l'uva?) a La Fontaine.
Per nulla intimorito, attratto dal cibo, l'animale si è avvicinato ai gitanti. Guardingo, Ma pronto a prendere cibo da quegli animali a due zampe . Come forse era accaduto altre volte.
Il problema è che quando vedete una volpe, per strada o nei boschi, ce ne sono molte altre nelle vicinanze.
Il fatto che siano così vicine agli umani non è solo un pericolo per gli animali da cortile, per i pollai di campagna, ma anche per la specie stessa che ormai sono abituate a cercare cibo nella spazzatura. Un pessimo segnale.