VIESTE - Poche parole sono necessarie per ricordare la festa civile di tutti gli italiani, senza distinzioni di regione, religione, politica o di altro tipo.
Eppure mentre in tanti centri della Capitanata le manifestazioni non mancano, nonostante il superlavoro per le elezioni, a Vieste - come avevamo anticipato ieri - non c'è stato nulla.
E dire che la Presidenza del Consiglio, come da tradizione, li regala ai Comuni che chiedono i manifesti da affiggere. Tutto gratis, ma a Vieste non si è visto neppure un volantino che ricordi a tutti l'orgoglio - o almeno quello che ognuno può trovare nonostante i tanti guai - dell'essere italiani.
Neanche una parola sulla fine della seconda guerra mondiale persa dove i nostri padri e nonni conquistarono armi in pugno il diritto a onorare una bandiera. E dove a milioni sono emigrati, buttando il sangue, per garantire a chi restava condizioni di vita migliori.
Sacrifici e duro lavoro: non è una buona ragione per celebrare il 2 Giugno?
Noi nel nostro piccolo lo facciamo. Peccato perchè almeno un manifesto sui muri, già coperti di mille manifesti elettorali fuori regola, ci stava proprio bene.
1 giugno 2015





