15/05/2025| 1793 articoli presenti
 

Don Michele
su Halloween
"I cristiani
non hanno paura
della festa"

Don Michele
su Halloween

VIESTE - Festa pagana o valorizzazione cristiana? E' questo il dubbio venuto a molti cattolici praticanti in questi anni sotto il rullo compressore della festa di Halloween che ha occupato l'immaginazione dei bambini negli stessi giorni della ricorrenza dei defunti.

  Per il parroco viestano di Rodi Garganico, don Michele Pio Cardone, invece non c'è contrapposizione e negli anni passati lo ha spiegato in tutte le maniere.

  Quest'anno, per essere più convincente, ha spedito addirittura una lettera ai genitori per spiegare, in termini pastorali e religiosi, le ragioni di questa apertura in cui è stato affiancato dai suoi catechisti.
  Il parroco ha organizzato in parrocchia per il quarto anno consecutivo una festa con tutte le famiglie proprio la sera del 31 ottobre che sarà anche occasione per una catechesi. Secondo don Michele la festa può essere l'occasione per una riscoperta degli antichi motivi che hanno dato origine a questa tradizione, liberandola dalla dimensione puramente consumistica e commerciale e soprattutto estirpando la patina di occultismo cupo dal quale è stata rivestita

 Si mangino zucche, fave e dolci. Oratori, scuole e famiglie si impegnino in modo positivo e perfino simpatico affinché i bambini vengano educati a considerare la morte come evento umano, naturale, di cui non si debba aver paura.

   ??Carissimi genitori  - scrive il sacerdote viestano - chi di voi non ha mai sentito parlare della notte di Halloween? L??annuncio del vangelo nel mondo celtico si misurò con questa tradizione che manifestava il desiderio che la morte non fosse l??ultima parola sulla vita umana e testimoniava, a suo modo, la speranza nell??immortalità delle anime. Il cristianesimo comprese che la propria convinzione della costante presenza ed intercessione della chiesa celeste, della comunione dei santi che già vivono in Dio, poteva rinnovare dall??interno l??attesa ed il desiderio che la tradizione celtica celebrava. 

   La resurrezione di Cristo era l??annuncio che la presenza benedicente dei propri defunti non era pura illusione, ma certezza dal momento che noi, i viventi di questa terra, viviamo accompagnati dal Cristo e da tutti i suoi santi.  Questa notte offre un'ottima occasione per sfogare e trasformare in gioco tutte le paure più o meno coscienti che ribollono nelle profondità della mente.

   Molti ragazzi di Rodi Garganico da alcuni anni si organizzano per festeggiare Halloween. Per noi cristiani 31 di ottobre è la vigilia di Ognissanti ed è per questo motivo che insieme alle catechiste vi invitiamo a vivere cristianamente questo giorno partecipando ad una festa organizzata dalla Parrocchia Chiesa Madre di san Nicola dove tutti potranno venire travestiti ci saranno giochi ,dolcetti,scherzetti , ma anche una piccola catechesi sui giorni 1 e 2 novembre ??TUTTI I SANTI? e ??COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI?. 

  Noi come cristiani non abbiamo paura di questa festa .I cristiani non devono vivere nella paura.Molti parlano di questo giorno come un giorno di Satana e del male e allora Gesù non ha reso santi tutti i giorni dell??anno? I costumi di Halloween in se stessi hanno un'importante funzione, che è quella di esorcizzare le paure più arcaiche. 

  I bambini, in questo giorno, hanno infatti la possibilità di travestirsi "terrorizzando" gli adulti, che, a loro volta, sono costretti a essere tolleranti con i bambini. Durante questa notte gli esseri spaventosi, che popolano i nostri sogni: i fantasmi, l'uomo nero, gli animali feroci, vengono messi allo scoperto e i bambini ne assumono le sembianze scacciando via in questo modo le paure e le ansie.  Così il "dramma" viene messo in scena, portato alla luce in una bizzarra notte di espiazione".