VIESTE - Il conto da 13 mila euro al ristorante "Capriccio" di Vieste è diventato un caso nazionale. Nell'Italia che affonda nella recessione lo sfizio di quattro olandesi che sbarcano a Vieste e ordinano mezzo chilo di caviale per 6000 euro e sei bottiglie di Krug per una cifra uguale è diventata la notizia estiva per eccellenza. Prima i siti regionali e nazionali di Repubblica e altri quotidiani, poi la Gazzetta del Mezzogiorno e altre testate hanno ripreso la storia raccontata agli italiani in anteprima dalla Voce di Vieste.
Da dove nasce tutto questo clamore? E' una classica notizia estiva, che profuma di lusso e trasgressione, cresciuta sulle coste italiane e rimbalzata su tutto il Mediterraneo, dalla Francia in affanno alla Grecia in crisi.
Ed ecco che oggi è arrivata anche la Rai. I cameraman e i giornalisti della sede di Bari sono arrivati sul porto e hanno intervistato nel suo locale quello che oggi è lo chef più famoso d'Italia.
"Ma è vero che lei è così caro?" gli hanno chiesto a bruciapelo. E lui di rimando: "Hanno scelto quello che era più costoso e lo hanno pagato di conseguienza come accade in ogni ristorante d'Europa. Mezzo chilo di caviale costa 6 mila euro e diverse bottiglie di champagne, che hanno preso anche per farne una scorta nella cambusa dello yacht, costavano attorno agli 800 - 1000 euro l'una.
Del resto tutti quelli che vengono qui trovano menù a scelta in modo da scegliere ciò che vogliono assaggiare: aperitivi da 5 e 10 euro con stuzzichini di alta gamma preparati in cucina, non patatine e noccioline. E poi portate di ogni genere, che hanno nella cucina viestana e garganica il loro caposaldo. Da noi non ci sono clienti di serie A e B. E neanche piatti di classe diversa. Però il caviale mi è servito per far conoscere a una clientela di vip le prelibatezze del nostro territorio: il caviale lo trovi dappertutto, le melanzane delle Mezzane solo a Vieste. E così via".
Il primo a restare tranquillo è proprio il diretto interessato che non ha nessuna voglia di far diventare il suo Capriccio come sinonimo di locale costoso.
Per lui la valorizzazione delle risorse locali, dal mare alla terra, è così fondamentale che i prodotti Made in Vieste sono il 90% dell'offerta.
Certo che per lui, già cuoco della famiglia reale a Londra e d'ambasciata, lo sfizio di offrire pesce azzurro servito come e meglio del salmone è una rivincita. La cucina del Sud che ingolosisce i palati più raffinati, che scoprono che la Puglia a tavola è un universo di sapori e profumi. Altro che le orecchiette e le cime di rape di Lino Banfi.
Ora non resta che sedersi davanti alla televisione e vedere come verranno montati i servizi e le riprese. Vedremo.





