19/04/2024| 1793 articoli presenti
 

Soste a pagamento, caos nelle riscossioni
I turisti come distingueranno le zone con parcheggio con grattino da quelle affidate ai privati e con tariffe diverse?

Soste a pagamento, caos nelle riscossioni
I turisti come distingueranno le zone con parcheggio con grattino da quelle affidate ai privati e con tariffe diverse?

VIESTE - Discussioni a non finire sulla scelta di far pagare un altro balzello per chi deve andare in spiaggia per fare un bagno.

L'ordinanza del sindaco che istituisce le strisce blu sul Lungomare Europa e il Lungomare Mattei è la parte più indigesta di un provvedimento che ha lo scopo dichiarato di fare cassa.

Lo sanno bene i vigili urbani che in aprile hanno dovuto usare il contagocce per i pattugliamenti con le auto di servizio visto che non c'erano soldi in cassa per pagare la benzina.

La scelta di tirare le strisce blu sull'asfalto e chiedere soldi a chi lascia l'auto per utilizzare la strada e godere del prodotto turistico per eccellenza, finisce per riaccendere le polemiche mai sopite sull'uso dei  parcheggi.

Degli sfondoni della delibera abbiamo già detto l'altro giorno. Tariffe esose, calcolate solo sulla giornata e sul mese senza prevedere il pagamento di una settimana per volta, sembrano fatte apposta per mettere le mani in tasca ai turisti, senza gradini intermedi: chi viene a Vieste per una settimana e vuole essere in regola con le nuove tariffe, senza ottenere nemmeno la sorveglianza dell'auto tra parentesi, deve pagare per quattro.

E chi invece ha la sfortuna di venire a cavallo tra un mese e l'altro deve pagare per otto settimane, 50 euro per il mese che finisce e 50 per quello nuovo. Una follia.

Ma c'è dell'altro. Chi spiegherà ad esempio che gli stessi parcheggi, anche in centro paese, che si trovano affiancati, saranno pagati con i grattini da una parte e dall'altra si vede arrivare qualcuno con la mano davanti che applica tariffe triple?

E' stata diffusa una mappa dei parcheggi gestiti dal Comune con i "grattini" e quelli affidati ad "altre persone"?

C'è un manifesto in ogni campeggio, albergo, villaggio turistico dove si indicano regole e tariffe per parcheggiare a Vieste in ogni zona, magari in più lingue?

Si spiega quanti sono i posti auto a disposizione in tutto il paese e nelle zone vicine? C'è l'elenco dei punti dove vengono venduti i grattini? Ci sono le vetrofanie, o anche semplici stemmi adesivi, che indichino a colpo d'occhio chi li vende?

No. Non c'è nulla di tutto questo. I soldi vengono chiesti, ma non si spiega il perchè. "Taci e paga" è l'ultima fesseria che un Comune a economia turistica può imporre ai turisti che vengono per spiaggia e mare, offerti gratis dal Padreterno, e che permettono di far campare ristoranti, pizzerie, bar e tutta la compagnia.

Ora sono a pagamento i lidi, che occupano spazi in contrasto con la legge regionale, e si pagano pure i parcheggi in aperta campagna, di fronte alle spiagge.

Il lato tragicomico di questa situazione è che la delibera della giunta cita furbescamente due commi dell'articolo 7 del Codice della Strada, ignorando (speriamo che facciano solo finta) di ignorare ciò che le sentenze della Cassazione ripetono ogni volta.

In sintesi. I Comuni possono per particolari ragioni (che vanno spiegate e motivate e non solo richiamate come si fa a Vieste) far pagare la sosta fuori dal centro abitato. Ma, come nel centro abitato, ci vuole un "adeguato numero" di posti auto gratuiti.

Bene, il Comune di Vieste ne ha concessi il 10%. Peccato che la Cassazione sia chiara: "adeguato" significa che devono essere almeno in pari numero. Se cioè ci sono 10 posti a pagamento ce ne devono essere a fianco altri 10 gratis. Ma la percentuale del 50-50 a Vieste è stata ignorata.

Sono solo alcune perle. Torneremo a parlarne nei giorni prossimi. Voi intanto continuate a segnalarci tutti i casi di cattiva gestione dei parcheggi comunali.

23 giugno 2012