VIESTE - Da una politica seria di gestione dei rifiuti corriamo il rischio di arrivare al rifiuto della politica passando per i rifiuti e gli scarti della politica peggiore.
Potrebbe essere questa la fotografia dell'ultimo consiglio comunale di giovedì dove, tra i tredici punti in discussione all'ordine del giorno, ha tenuto banco la questione del milione e mezzo di euro spariti dal bilancio comunale.
L'effetto valanga dei ricorsi misteriosamente arrivati da 24 strutture turistiche, arrivati tutti insieme in corso Fazzini e spariti, per ragioni ignote, per due anni sino alla sconfitta del Comune, è finalmente arrivato nella sua sede più naturale, ovvero il consiglio comunale.
Mentre Giuffreda e Spina organizzano assieme una petizione di tre righe per esprimere "indignazione" sulla vicenda, finalmente il sindaco Ersilia Nobile si è decisa a dare una spiegazione ufficiale dell'accaduto, con un documento ufficiale in cui riepiloga i punti salienti della vicenda.
Come fatto altre volte è un testo-fiume, lunghissimo, che ricostruisce in maniera tortuosa e puntigliosa i vari passaggi, per sfociare alla fine in una serie di invettive politiche e ideologiche completamente inutili rispetto ai chiarimenti sui fatti.
Pazienza, almeno sulla realtà delle cose abbiamo una ricostruzione che non è più figlia dei "si dice in piazza", ma offre dati e date e li pone all'attenzione dei cittadini.
1 - Cosa dice in sintesi la Nobile? Che il Comune combatterà sino all'ultimo per riavere il milione e mezzo di euro negati dai ricorsi, visto che i pochi documenti ufficiali rintracciati sulla vicenda riportano firme false e timbri fasulli.
"C'è un vizio totale sulla correttezza il procedimento - argomenta la Nobile nel documento - Perchè nessuno sapeva dei ricorsi, nessuno li ha visti e l' ufficio legale preposto a difendere gli interessi del Comune non è stato in grado di fare nulla, di resistere ad esempio davanti alla Commissione Tributaria di Foggia. Una segretezza sospetta ma che vede il Comune come vittima della situazione e non come complice di ricorsi clandestini sino all'ultimo atto".
La conclusione? "Il legale del Comune avvocato Fusillo viene rimosso anche per ragioni di incompatibilità sulla vicenda e l'incarico di chiedere l'annullamento degli atti passa all'avvocato Follieri di Foggia".
Questa in sintesi la posizione del primo cittadino e della maggioranza che si appresta a far pagare il dovuto ai ricorrenti.
Come non è specificato, ma l'unico fatto certo è che i ricorsi sono stati preparati tutti dallo stesso commercialista viestano.
Forse lui potrebbe dare parecchie spiegazioni.
2 - L'aspetto giudiziario. Di fronte alla marea di carte false che hanno messo in crisi il bilancio del Comune, Ersilia Nobile ha presentato subito un esposto ai carabinieri e alla Procura per gli opportuni accertamenti e indagini, riservandosi di chiedere i danni, costituendo il Comune parte civile, come vittima per l'appunto di una manovra fraudolenta che ha creato anche un danno d'immagine.
3 - L'aspetto politico. "La conseguenza di questa impostazione -conclude in buona sostanza il sindaco di Vieste - è che una commissione d'indagine interna non è possibile perchè si tratta di atti soggetti a indagine giudiziaria e quindi la politica deve fare un passo indietro per lasciar lavorare in pace i giudici".
Di qui l'accusa alle opposizioni di voler rimestare nel torbido quando si accusa la maggioranza di oscure manovre per evitare un dibattito pubblico, gettando fango a piene mani su chi si sta battendo in ogni sede per riavere quei soldi, quel milione e mezzo di euro che devono tornare nelle casse comunali. La prova di questa lotta a favore dei cittadini? Già tre consiglieri e assessori di maggioranza (Notarangelo, Rosiello e Zaffarano) che avevano presentato il ricorso, hanno fatto marcia indietro.
In parole povere metteranno mano al portafoglio e pagheranno la tassa rifiuti così come dovuta per il 2009.
Quest'ultimo passaggio è quello politicamente più importante, che manda a monte il tentativo immediato di Spina e dei suoi alleati per far saltare la giunta.
Grazie all'insistenza dei giovani leoni del centrodestra pro-Nobile, la scelta è stata accelerata e quindi non ci sono i numeri per far cadere la giunta con una pronuncia d'incompatibilità al momento del voto sulle mozioni che si somma al voto dei due fuoriuciti (Montecalvo e Caruso), puntualmente accorsi sotto le bandiere dell'ex sindaco.
Per Annamaria Giuffreda (Pd) la bocciatura della commissione, con una parità di voti (7 contro 7 per effetto dell'astensione obbligata dei soliti tre consiglieri di prima) è una mezza vittoria.
La ragione? Il piccolo consenso su cui il sindaco ha fatto saltare la commissione: "Altro che deriva della democrazia cara Ersilia - ha tuonato - la commissione d'inchiesta è indispensabile se si vuole difendere il Comune. Noi intanto continuiamo ad acquisire i documenti necessari".
Sarà come dice lei però una commissione che non chiede nulla di vent'anni di debiti mai riscossi o lasciati cadere non è una commissione sulla malagestione dei rifiuti nè una proposta per costruire la strada che eviti in futuro gli stessi guai.
E' solo un'arma a doppio taglio nelle mani di chi guarda all'ultimo deficit e chiude gli occhi di fronte agli altri.
In questi casi non va mai dimenticato l'avvertimento di Totò . "E' la somma che fa il totale" avvertiva il popolare comico napoletano. Chi deve pagare insomma, paghi. Ma paghi tutto, non solo gli ultimi debiti.