ISCHITELLA -- Un dolore composto, duemila persone e in prima fila gli adolescenti che hanno accompagnato per l'ultima volta la povera Nicolina, la ragazza di 15 anni uccisa a colpi di pistola dall'ex compagno della madre Donatella Rago.
Anche quest'ultima, tornata subito dopo la tragedia dalla Toscana dove si era trasferita, era in lacrime assieme a Ezio, il padre della figlia da cui si era separata da tempo.
Inconsolabile il dolore dei nonni che hanno accudito e curato la quindicenne nell'assenza dei genitori dopo l'ìaffidamento di quell'adolescentge piena di problemi ma che comunque andava a testa alta sul corso del paese e a scuola.
E proprio in una traversa del corso principale è avvenuto l'omicidio.
In un Gargano sempre troppo pieno di armi, come dimostrano anche i sequestri delle ultime settimane e dove è facile per qualsiasi malintenzionato procurarsi una pistola, Antonio di Paola ha portato a termine la sua vendetta trasversale. Sugli scalini di via Zuppetta, davanti al numero 12 l'ha affrontata e pare che l'abbia minacciata per avere l'indirizzo della madre. Di fronte al rifiuto le ha esploso i colpi in faccia e poi è scappato.
Ieri un mazzo di fiori sul pianerottolo lì dove si è accasciata Nicolina è stato deposto un mazzo di fiori. Giusto un ricordo a poca distanza da quel monumento vegetale a pochi metri di distanza che è un albero di sette secoli che si dice sia stato piantato da S.Francesco. Un'atroce coincidenza: un omicidio vicino al cipresso del santo della pace.
I migliori nella loro buona fede i tanti giovanissimi che hanno seguito la bara con gli occhi lucidi. Striscioni e palloncini bianchi hanno ricordato l'omicidio di una ragazza innocente.
Ma ora si tratterà di capire se ci sono responsabilità, se i segnali d'allarme che pare siano stati lanciati prima dell'aggressione siano stati raccolti in maniera opportuna.
24 settembre 2017
Thanks ReBa
Anche quest'ultima, tornata subito dopo la tragedia dalla Toscana dove si era trasferita, era in lacrime assieme a Ezio, il padre della figlia da cui si era separata da tempo.
Inconsolabile il dolore dei nonni che hanno accudito e curato la quindicenne nell'assenza dei genitori dopo l'ìaffidamento di quell'adolescentge piena di problemi ma che comunque andava a testa alta sul corso del paese e a scuola.
E proprio in una traversa del corso principale è avvenuto l'omicidio.
In un Gargano sempre troppo pieno di armi, come dimostrano anche i sequestri delle ultime settimane e dove è facile per qualsiasi malintenzionato procurarsi una pistola, Antonio di Paola ha portato a termine la sua vendetta trasversale. Sugli scalini di via Zuppetta, davanti al numero 12 l'ha affrontata e pare che l'abbia minacciata per avere l'indirizzo della madre. Di fronte al rifiuto le ha esploso i colpi in faccia e poi è scappato.
Ieri un mazzo di fiori sul pianerottolo lì dove si è accasciata Nicolina è stato deposto un mazzo di fiori. Giusto un ricordo a poca distanza da quel monumento vegetale a pochi metri di distanza che è un albero di sette secoli che si dice sia stato piantato da S.Francesco. Un'atroce coincidenza: un omicidio vicino al cipresso del santo della pace.
I migliori nella loro buona fede i tanti giovanissimi che hanno seguito la bara con gli occhi lucidi. Striscioni e palloncini bianchi hanno ricordato l'omicidio di una ragazza innocente.
Ma ora si tratterà di capire se ci sono responsabilità, se i segnali d'allarme che pare siano stati lanciati prima dell'aggressione siano stati raccolti in maniera opportuna.
24 settembre 2017
Thanks ReBa