28/03/2024| 1793 articoli presenti
 

Rapina a Chieti
riempiono di botte
titolare di gioielleria
Piazzano a Vieste
i preziosi: beccati

Rapina a Chieti
riempiono di botte
titolare di gioielleria
Piazzano a Vieste 
i preziosi: beccati

VIESTE - Dopo aver aggredito, il 31 gennaio scorso, la titolare dell'oreficeria d'elite a Chieti, Antica Gioielleria, sono fuggiti e tornati a Vieste, da dove erano partiti. 

Ma le indagini concluse ieri dagli agenti del Commissariato di Manfredonia hanno permesso di completare gli arresti legati a elementi malavitosi residenti a Vieste.

La titolare del negozio di preziosi fu colpita con calci e pugni, 
provocandole gravi lesioni alla testa. Al termine della rapina i due rapinatori portarono via gioielli per un valore di oltre 200.000 euro: per questa ragione gli agenti di Polizia di Manfredonia hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ad un giovane di Vieste ed hanno fermato nei giorni scorsi un altro giovane, di origine marocchina ma residente comunque in paese.

La rapina fu compiuta, tra gli altri, secondo quanto accertato dagli agenti di polizia, da Vincenzo Pio Cariglia di 24 anni al quale è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Chieti, Paolo De Geronimo, su richiesta del Pm della medesima Procura, Giuseppe Falasca.

Nei giorni scorsi, tra l'altro, sempre per la stessa rapina è stato bloccato dalla polizia Yassine Radouany di 26 anni, di origine marocchina e residente a Vieste, sottoposto a fermo di pg per rapina aggravata in concorso, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.

Il ventiseienne è stato sorpreso mentre tentava di 'piazzare' parte del bottino della rapina messa a segno nella gioielleria di Chieti. Addosso gli furono trovati, nascosti negli slip, oggetti in oro, diamanti e un
orologio.

Le  indagini degli agenti del Commissariato hanno poi consentito di appurare che Cariglia era uno dei complici del giovane marocchino.